Cos’è la tecnica di “visualizzazione o immaginazione” nel Movimento Feldenkrais
Feldenkrais e Immaginazione = Corpo e Cervello = Neuroscienze
La mia scelta di Benessere è puntare sull’interazione Corpo–Movimento– Cervello non per insegnare alle persone ad usare il proprio corpo come se fosse un oggetto bensì per insegnare come occuparsi del proprio Benessere in modo facile, piacevole e soprattutto con risultato tangibile. Un corpo ben organizzato e funzionale è anche bello da vedere esteticamente e trasmette vitalità e piacere.
Durante le lezioni di Movimento Feldenkrais insegno ai miei Allievi ad ascoltare le loro “sensazioni” e a fidarsi di quello che dice il loro corpo. I movimenti non devono mai creare fastidio o disagio perché tutti abbiamo sempre la tendenza a fare il massimo sforzo pensando di avere cosi il massimo rendimento.
Non è cosi! Più mi sforzo più il corpo non impara e “si stressa” il che genera ulteriore infiammazione e dolore.
I movimenti possono essere molto piccoli se non addirittura immaginati ovvero senza generare alcun movimento.
Quindi in caso di dolore fisico accentuato, limitazioni fisiche temporanee o non temporanee ma che possono impedire parzialmente o definitivamente il movimento è possibile comunque trarre grande beneficio dal movimento, svolgendolo in modo leggero o anche solo immaginato. Questo movimento delicato e leggero o anche solo immaginato spinge il corpo ad attivare i suoi processi di autoriparazione.
Tali processi appartengono a tutte le specie viventi esistite sulla terra ed è grazie a questo che ci siamo evoluti fino ad oggi.
Cos’è la tecnica di “visualizzazione o immaginazione”
nel Movimento Feldenkrais
Questa tecnica è stata introdotta in modo sperimentale da Moshe Feldenkrais. E’ stata oggi ampiamente dimostrata dalle Neuroscienze e applicata in numerosi campi come la riabilitazione, lo sport, la danza e il teatro.
Alcune ricerche hanno dimostrato che l’attività elettrica del cervello è identica quando si immagina un movimento e quando lo si esegue fisicamente. Inoltre quando il movimento viene immaginato, tutti i vizi parassiti di movimenti occulti dei quali non siamo consapevoli, si riducono molto.
I “vizi parassiti” sono molteplici. Per esempio, se svolgo un movimento e senza accorgermi trattengo il respiro, oppure strizzo gli occhi o contraggo la mandibola e cosi via. Ne cito solo tre ma sono davvero tanti e tutti nascosti alla nostra consapevolezza ed è per questo che sono così potenti!
Come potete immaginare, riducendo questi movimenti “quasi involontari” il corpo impara più velocemente e senza fatica!
Per immaginare un movimento basta provarlo qualche volta, solo per sentirlo e poi chiudere gli occhi e rivivere il movimento con tutte le sue sensazioni, guidati dalla voce dell’insegnate.
Il vero segreto per imparare con successo è:
- Fare movimenti facili:
Usando il minimo sforzo, facendo movimenti piccoli, piacevoli e facili
- Andare lentamente:
solo con la lentezza è possibile portare l’attenzione a ciò che accade nel corpo e nella mente
- Lasciarsi andare al movimento
Cercare di togliere le tensioni inutili e rilassarsi
- Fare brevi riposi fra un movimento e l’altro
Tutto questo è fondamentale per dare modo al cervello di assorbire e metabolizzare le utili informazioni sensoriali che riceve durante la CAM o durante l’Integrazione Funzionale sul lettino.
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