Metodo Feldenkrais – un cammino dentro se stessi e dentro le proprie abitudini
L’abitudine ti fa fare le stesse strade come i muli, Ti incatena, ti fa agire senza vedere, ti trascina come un cane che corre
Grazia Callea
L’abitudine non è qualche cosa di negativo, da togliere, da cambiare, anzi. Per fortuna ognuno di noi ha le proprie abitudini e le proprie zone di comfort. Se non ci fossero la vita sarebbe davvero stressante ed impegnativa!
L’importante però è scoprirle, conoscerle ed eventualmente educarle, se necessario, verso qualche cosa di più funzionale al nostro modo di essere nel mondo in quel momento.
Insegno da tanti anni e ogni anno scopro nuovi modi di interagire con i miei allievi per aiutarli a migliorare non solo la qualità del loro movimento ma anche modo in cui osservano il mondo che li circonda e il loro modo di interagire nel mondo.
E’ un obiettivo ambizioso, è vero.. ma è proprio questo obiettivo che mi spinge a lavorare su me stessa nel cercare di mettere sempre più a fuoco chi sono, obiettivo per cui non basta una sola vita!
Il Feldenkrais non è una ginnastica
Il Feldenkrais non è una ginnastica, quindi non è un esercizio ma è una tecnica corporea che si avvale del movimento per aiutare le persone a percepire se stesse, le proprie sensazioni ed emozioni in un contesto più ampio che è lo spazio, l’ambiente che le circonda ovviamente nella gravità che agisce in ogni momento della nostra vita sul nostro corpo e sulle nostre ossa e non è una nemica anzi è una amica che ci permette di muoverci e di realizzare tutto quello che vogliamo.
Spesso le persone mi chiedono quante volte devono fare un movimento ed io, soprattutto con i neofiti, indico un certo numero di ripetizioni, perché questo è il tipo di linguaggio che tutte le persone comprendono e che mi permette di avvicinarmi al loro modo di interagire con me e di costruire una relazione che possa crescere nel tempo.
La risposta più corretta da dare sarebbe: “ripeti questo movimento fino a che ti piace, fino a quando senti che per te è sufficiente” – ma per una persona all’inizio è una riposta un po’ oscura, poco chiara… forse un po’ destabilizzante.. e così trovo un modo più chiaro di interagire precisando e indicando un numero che esprima la ripetizione del movimento.
Il Feldenkrais per sperimentare la “terra di Nessuno” dove non ci sono regole di dover fare
Ma dove devo condurre la persona è un posto diverso che mi piace chiamare “terra di nessuno”, perché in questa “terra” è la persona che deve scoprire quante volte vuole ripetere quel movimento e cosa le suscita. Dove è libera di fare quello che vuole e come vuole e, vi assicuro, questo non è FACILE.
Quando arrivi nella “terra di nessuno” sei finalmente libero di sentire, di stare, di pensare tutto quello che vuoi.
Ci sono persone che riescono ad entrare in questa dimensione in poco tempo ed altre che invece impiegano un tempo più lungo prima, ma una volta aperto questo spazio- tempo, ecco che si apre un nuovo modo di sentirsi, di sentire il proprio corpo e le proprie necessità senza paura di sentirsi inadeguati.
Quando do una indicazione di movimento, quasi tutte le persone si affrettano ad eseguirla. Io invece vorrei che si prendessero un tempo per ascoltare, pensare, immaginare l’azione e dopo agire, solo in seconda battuta.
Il Feldenkrais per “PERDERE” il senso di dover arrivare da qualche parte
Siamo tutti abituati ad essere un po’ “burattini”, ad eseguire subito, ad essere performanti. Il metodo Feldenkrais ti aiuta a “PERDERE” il senso di dover arrivare da qualche parte, ti aiuta a “STARE” nel momento presente di una azione senza pensare al “DOPO”, allo scopo che se c’è non è importante che tu sappia.
Cerco di insegnare che rispetto alla mia indicazione di “fare” qualche cosa, c’è un tempo che ti puoi prendere affinchè le mie parole possano scendere in profondità prima del movimento.
Tu hai il diritto di rimanere sospeso nella mia domanda, senza fretta e dare una risposta che non sia compulsiva. La lezione non ha un traguardo e tu non lo devi cercare. Quindi è inutile chiedersi “… ma allora… cosa devo fare adesso?.. perché vai cosi lenta a dirmi cosa devo fare? ”. Hai tutto il diritto di arrivare in uno spazio che chiamo “spazio sospeso” dove puoi ascoltarti in tutti i colori, sensazioni ed emozioni che puoi provare. Anche quella leggera insofferenza che puoi provare, fa parte di te, della tua storia.
Il Metodo Feldenkrais – un cammino dentro se stessi e dentro le proprie abitudini e mezzo per stare nel momento presente
Il Feldenkrais ti allena a stare in uno spazio dove il “FARE” è meno importante dello “STARE” – dove non è necessario muoversi verso un “RISULTATO TANTIGIBILE”, ma dove è importante cercare “LA PIACEVOLEZZA” di quello che stai facendo
Questo “spazio sospeso” va oltre il movimento perché ti insegna a “stare” in un modo molto diverso rispetto all’abitudine.
Forse tutto questo può sembrare facile ma non lo è. Ed è per questo che a volte accelero un po’ una lezione. Perché cerco un linguaggio più comprensibile per tutte quelle persone che hanno bisogno di “fare” per sentirsi OK. Ma anche in questo caso la strategia non cambia e non perdo di vista l’obiettivo di portare queste persone in quella “terra di nessuno” che forse può sembrare un po’ pericolosa e che invece può diventare un’OASI nello stress di tutti i giorni. Sono certa che lì si sentiranno A CASA!
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