Il potere taumaturgico del “tocco”
‘’ Toccare è comunicare a tutti gli effetti, è accogliere l’altro riconoscendolo nella sua individualità e nel suo esistere‘’
(Ashley Montagu, 1989)
Mi ricordo che quando era bambina e mi faceva male qualche parte del corpo, mia nonna iniziava a “massaggiarmi” con dolcezza la parte che mi doleva e già questo mi tranquillizzava. Sentivo il calore delle sue mani, la sua attenzione e la sensazione estremamente piacevole del massaggio. Il dolore quasi sempre scompariva o diminuiva ed io mi sentivo meglio, più serena. Aver ricevuto le attenzioni di mia nonna era per me fonte di benessere e di serenità.
Questo è l’approccio con il quale oggi mi avvicino ai clienti. Istintivamente vorrei portare via del dolore e lasciare un senso di appagamento e di serenità
Ben presto e grazie alla mia professione mi sono resa conto che il “tocco” ha in sé qualche cosa di magico, è “taumaturgico” in senso stretto.
In “Immagini di Pensiero“, Walter Benjamin fa riferimento a quelle mani terapeutiche i cui movimenti inusuali danno l’impressione di “raccontare una storia”. Dal racconto attraverso anche le mani emana una energia curativa che lenisce il dolore. Benjamin è dell’avviso che basti la narrazione confidata dal malato al medico all’inizio del trattamento per avviare il processo di guarigione. La mano materna che accarezza il bimbo malato scava un letto per il flusso del racconto e del ripristino della salute. (Byung-Chul Han)
E’ noto che i bambini piccoli, se non sono mai toccati possono subire un danno emotivo e cognitivo talmente grave da essere letale. Non so però se sapete che uno studio pubblicato su Pediatrics Field at Al dimostra che i bambini nati prematuri ai quali vengono praticati massaggi per 15 minuti tre volte al giorno hanno, rispetto agli altri neonati prematuri che vengono toccati solo durante la normale nursering, una crescita di peso maggiore e uno sviluppo più rapido del sistema nervoso.
A 27 anni ho avuto tre gemelli che dalla nascita sono dovuti stare in incubatrice per 3 mesi. All’epoca non conoscevo ancora i “poteri taumaturgici del tocco” ed ero più preoccupata dalla possibilità di indebolirli con un raffreddore, piuttosto che fortificarli attraverso una carezza. Quanta inesperienza a quell’età!
Per fortuna oggi sappiamo molto di più del potere del tocco ed esistono diversi studi interessanti sia su PubMed.gov sia su altre riviste scientifiche, che consentono di approfondire la tematica.
Come funziona il potere taumaturgico del Tocco
Vediamo meglio cosa succede quando una persona ci tocca, cosi ci arriva nel profondo, al punto tale da farci sentire meglio anche emotivamente.
Fra cervello e pelle esiste una forte relazione che inizia già a livello embrionale. Infatti la pelle si forma durante l’ultima fase di formazione dell’embrione, insieme al cervello, al midollo spinale e al sistema nervoso periferico.
Ecco perché possiamo affermare che la pelle è la parte più esterna del cervello mentre il cervello è la parte più interna della pelle.
La pelle è l’organo più grande che abbiamo e contiene milioni di ricettori sensoriali che percepiscono tutto quello che accade fuori di noi tramite il sistema nervoso periferico e tutto questo viene poi trasferito al sistema nervoso centrale.
Viene anche istintivo, quando abbiamo un dolore fisico, auto-massaggiarci la parte dolente, come se volessimo curarci una ferita. Ecco perché ai miei clienti e allievi propongo anche delle esperienze di auto massaggio.
Voglio insegnare loro come fare una esperienza diretta dell’auto-tocco personale ma anche e soprattutto come fare esperienza del proprio corpo. Imparare a riconoscersi un addome contratto o una spalla diversa dall’altra e così via e poterne valutare i miglioramenti.
Il semplice tocco ha il potere di richiamare il sangue sulla parte che stiamo massaggiando, sciogliere le tensioni e produrre le endorfine che sono sostanze chimiche prodotte dal cervello e dotate di una potente attività analgesica ed eccitante. La loro azione è simile alla morfina e ad altre sostanze oppiacee.
La Storia del Tocco e del tuo potere taumaturgico
Ma vediamo un po’ la storia del tocco che cura. Ha origini antichissime tanto che se ne parla già nel 2600 a.c.
E’ la più antica forma di terapia fisica, utilizzata nel tempo da differenti civiltà per alleviare dolori e decontrarre la muscolatura allontanando la fatica ma non solo.
Ippocrate, che è il Padre della medicina moderna, ne parla per le sue virtù terapeutiche. Anche i Romani antichi e gli Etruschi amavano farsi massaggiare.
Il massaggio era visto come una cura del corpo, come piacere sessuale, ma anche come antidoto contro il dolore, prima e dopo le battaglie e come terapia curativa.
Insomma il tocco, sia pure con diverse sfaccettature, fa parte della cultura di tutti i popoli. L’unico momento in cui scompare è durante il medioevo perché visto come fonte di peccato, così come del resto tutto il corpo e ciò che gli ruotava attorno era visto come peccaminoso, a meno che non si trattasse di penitenza ed espiazione.
Per fortuna nei secoli rientra prepotentemente in scena, si fa strada ed oggi è diventato parte della vita di molti e si afferma un po’ per tutti: donne, uomini e giovani.
Io penso che il massaggio sia la coccola terapeutica più bella del mondo e che ha un grande potere di far stare meglio corpo ed emozioni.
Cos’è il massaggio/tocco/trattamento per i miei clienti
Ho chiesto a qualcuno delle persone che conosco di dirmi che cosa fosse il massaggio per loro e se cliccate sul titolo potete vedere alcune risposte.
Il Tocco durante la pandemia da Covid-19
Mai come oggi il “tocco” ci manca, il tocco è una vera e propria forma di comunicazione empatica. Con il tocco ci sentiamo vicini, trasmettiamo solidarietà, accettazione, proteggiamo, ci sentiamo protetti, ci coccoliamo, ci riscaldiamo, rassicuriamo.
Per me “toccare” è prendermi cura dell’altro, anche se non so che ferite abbia l’altro ma so con certezza che il mio tocco andrà a “guarire” qualche cosa di profondo di cui forse neppure la persona è consapevole a livello cosciente.
Il potenziale del Tocco in ambito sanitario
Pensate a che applicazioni potrebbe avere il tocco anche in ambito sanitario. Alle persone costrette a letto o immobili su una carrozzina, alle persone anziane, alle persone depresse, ai malati oncologici, oppure anche solo come supporto nelle fasi di guarigione per migliorare le difese immunitarie e lo stato d’animo.
Ci potrebbero essere tantissimi campi di applicazione ad esempio:
- In neonatologia e pediatria, come rassicurazione per il bambino
- in geriatria, dove spesso sono ricoverati anziani che non ricevono una carezza da anni
- in psichiatria per migliorare la comunicazione con un paziente fragile
- nelle urgenze, per rassicurare
- in rianimazione il tocco può arrivare in profondità in un paziente grave e non cosciente
- nell’accompagnamento alla morte, per rassicurare e perché il sentire attraverso il tatto è l’ultimo a scomparire
Migliorando la tecnica del tocco negli ambienti sanitari, si inserirebbe nel sistema “gentile” di cura che possa aiutare la persona. E pensiamo quanto bisogno di sarebbe in quei casi di diagnosi difficili e terapie dolorose.
Io spero che nel futuro sempre più si faccia uso del “tocco” come forma di supporto ai pazienti. Io stessa ricordo di essere stata allettata per tre mesi e ho ancora un ricordo vivido di quando una infermiera mi ha massaggiato tutto il corpo. Ricordo la sensazione bellissima di vita .. di ripresa .. di accettazione.
Ora in questo momento così difficile, auspico che i contagi, i ricoveri e i decessi diminuiscano e che si possa riprendere ad incontrarsi senza rischi per me e per gli altri e tornare tutti all’inatteso degli incontri per caso e alla contaminazione creativa delle relazioni libere.
Bibliografia: L’effetto del tocco continuo sulla connettività funzionale cerebrale viene modificato dall’attenzione tattile dell’operatore (F. Cerritelli, P. Chiacchiaretta, F. Gambi, A. Ferretti)
Provate a digitare su PubMed : touch, Shiatsu and massage therapy e sicuramente scoprirete un mondo!
Per saperne di più sulle applicazioni del “tocco taumaturgico” per il Benessere, contattami o scrivimi su whattsapp